“I sentieri Castiglionesi sono circa 100 chilometri di vie immerse nella natura che collegano la zona costiera con l’entroterra castiglionese. – spiega Enzo Riemma, presidente del Consorzio Maremma Experience – avvalendosi dei professionisti della bike, nostri associati, e di quelli dell’Albero delle Idee che dal 2013 in collaborazione con l’amministrazione comunale sono impegnati in queste attività, crediamo di poter rendere questi percorsi maggiormente fruibili per gli amanti del cicloturismo”.
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Il format e il concept di Casina Kitch è quello di una Hamburgeria ‘gourmet’: panini di alto livello partendo da una ricetta del pane personalizzata, con l’acquisto di prodotti di prossimità a chilometro zero – una spesa che Gabriele cura personalmente e giornalmente: “Ho progettato il locale senza mai pensare ad un congelatore”, ci dice, un concetto di cucina espresso senza compromessi.
read more >Oltre ai servizi ‘classici’ quali taglio e colorazione, qua si sta attenti ai particolari. Ad esempio è uno dei pochi parrucchieri dove il lavaggio avviene sia prima del taglio che dopo (per rimuovere i residui) – ed è una cosa da sottolineare in quanto il servizio pare scontato ma invece spesso non è previsto.
read more >La ditta Edilmark è una realtà importante nel panorama di imprese edili di Grosseto: nata nel 2000 su iniziativa dell’allora operaio Mauro Marchetti, la sua storia ci parla di un inizio fatto di entusiasmo e di grandi sacrifici.
read more >Gli eredi della famiglia Bianciardi hanno creato l’Associazione Amici di Palazzo Bianciardi con l’intento di rendere fruibile questo patrimonio attraverso la creazione del MAB, Museo Archivio Bianciardi, in modo che possa diventare una risorsa per la comunità e non solo.
read more >Si respira aria di novità a la Loggia del Chianti: da quest’anno, Simone, riprende il suo ruolo nell’attività di famiglia, deciso a lasciare la sua impronta in quello che, da sempre, è stato il locale dei suoi genitori.
read more >Il progetto, avviato nel 2017, nasce dall’esigenza di creare uno spazio polivalente, rispettando le normative paesaggistiche e valorizzando il panorama del parco, senza andare ad interferire in alcun modo sugli alberi presenti all’interno, patrimonio storico del borgo.
read more >I matrimoni di Valeria si rifanno al suo modo romantico e appassionato di interpretare il mondo e l’amore: proprio per questo in tutte le cerimonie che allestisce i protagonisti assoluti sono i sentimenti degli sposi e la forza del loro legame.
read more >I suoi vigneti si estendono sui fianchi della collina e sui pendii sottostanti, nella zona geografica destinata alla produzione del Vino Nobile di Montepulciano. Qui, saldamente piantata nel territorio storico di Montepulciano, alle porte della città, si trova la Vecchia Cantina di Montepulciano che si occupa di produzione di vino da oltre ottant’anni.
read more >Jutta è nata a Coblenz, nella regione tedesca della Renania, durante la Seconda Guerra Mondiale e ha studiato arte e design a Dusseldorf. Aveva sempre sognato di lasciare la Germania per viaggiare, e trascorse un anno a Roma per studiare e lavorare all’estero. Quando, dopo 6 anni di scuola d’arte, si presentò la possibilità di trascorrere un periodo in Sudafrica lavorando per un’azienda tessile, la giovane Jutta colse al volo l’occasione. Trascorse i successivi otto anni in Africa, dove finì per lavorare come responsabile del design in tre diverse aziende. È durante questo periodo che sviluppò un grande amore per la cultura africana e prendendo coscienza della difficile situazione della popolazione africana sotto l’Apartheid. Sempre in questo periodo, ha sviluppato un interesse per le questioni sociali di diversi popoli indigeni che coltiva ancora oggi.
read more >La parte più antica della casa, la torre centrale, risale al XV secolo e il suo scopo originale era quello di torre di guardia a protezione del fianco della Toscana dall’Umbria papale. Divenne una casa nel 1771 quando furono aggiunte due ali a sinistra e a destra della torre dalla famiglia Tommasi, il cui stemma adorna una grande pietra incastonata nel muro sopra la porta principale. Questo si ripropone continuamente, consumato dal tempo, sulle pietre di copertura dei montanti divisori delle bellissime finestre bifore in pietra, nella parte anteriore dell’edificio. La famiglia Tommasi non è l’unica ad aver lasciato traccia del suo passaggio nella casa: la parte anteriore mostra una magnifica targa in ceramica del XVII secolo, proveniente da Doccia e raffigurante la Madonna dei Sette Dolori. La Madonna trova le sue origini in Toscana, quando sette giovani fondarono l’Ordine dei Servi e istituirono i Sette Dolori come devozione principale del loro ordine. È un’opera bellissima che si ammira ancora nella sua nicchia originale.
read more >E se siete in vena di carne, è qui che dovete cenare! Il menù di carne propone infatti una scelta di primissima qualità, con tipologie provenienti da tutto il mondo, come ad esempio i ricercatissimi Kobe Giapponese ed Angus irlandese. Il locale dispone di speciali frigoriferi per la frollatura, grazie a cui i tagli vengono sottoposti ad un processo di minimo 30 giorni prima di essere pronte per la consumazione.
read more >Gaia e Alessio, come detto, sono i deus ex machina del Kartika: «Da sempre siamo appassionati di locali – racconta carica d’entusiasmo Gaia -, appena sono tornata da Londra dove ho vissuto diversi anni (cantando in un gruppo rock, ndr) mi sono innamorata di questo posto, e con mio padre Paolo, Alessio, e tanti altri ragazzi davvero in gamba, abbiamo realizzato questo sogno».
read more >Un inno al superamento continuo dei propri limiti, non v’era mai spazio per la resa né per la prudenza di una navigazione sotto costa. Frecce scagliate sempre più lontano, oltre la nebbia, in cerca di nuove terre. Sedute talvolta massacranti, prima e dopo lunghe giornate di lavoro – per nascita e ventura votate all’esercizio dell’intelletto ed alle relazioni umane, altri miei straordinari talenti.
read more >La Valle Museo è più vicina. Che cosa si intende con questa espressione? Si dice che sia stata coniata qualche buon decennio fa dal gallerista tifernate Luigi Amedei e poi sia divenuta un’efficace (e abusata) sintesi di politiche turistiche e culturali interregionali tra Città di Castello e Sansepolcro.
read more >Perché il tempio di Piero della Francesca dovrebbe ospitare Frida Kahlo? Potrebbe sembrare uno di quegli accostamenti temerari – e spessissimo comunque di successo – a cui ci ha abituato il marketing dell’evento espositivo. Tra l’uno e altro, non ci fossero i secoli a separarli, basterebbe anche oggi la distanza spaziale tra Europa ed America Latina ma Piero della Francesca non è nuovo ad incontri impossibili a partire da quello con Burri, che, nella mostra Visitazioni del 2015, coabitò in modo pericolosamente ravvicinato con la Resurrezione. Allora i sette gradi di separazione furono garantiti dall’allestimento in due stanze diverse, oggi Frida Kahlo.
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