Di Paola Butera
Foto di Daniele Amoni
Se volete intraprendere un viaggio affascinante tra storia, arte e tradizione a Gualdo Tadino, il Polo Museale è ciò che fa per voi. Qui troverete sette musei magnifici che vi porteranno in un percorso da sogno, ed è davvero facile lasciarsi conquistare da questo itinerario unico.
Iniziamo dal simbolo della città: la Rocca Flea, un’imponente fortezza restaurata dall’imperatore Federico II di Svevia e dal 1999 sede del Museo Civico. Questo museo è diviso in tre sezioni: la sezione archeologica, dove potete ammirare reperti che raccontano la storia di Gualdo Tadino dalla preistoria fino al Medioevo; quella ceramica, con una collezione che celebra l’antica tradizione artigiana della città, prestando particolare attenzione alla tecnica del lustro; infine c’è la pinacoteca, ricca di opere provenienti principalmente dalle chiese locali, rappresentative della cultura figurativa che si colloca tra Umbria e Marche. Da non perdere i dipinti di Matteo da Gualdo, il capostipite della scuola locale, e il grande polittico di Niccolò di Liberatore, noto come l’Alunno. Ogni anno la Rocca Flea ospita anche mostre temporanee d’arte contemporanea ed eventi musicali o legati alla tradizione locale.
L’itinerario prosegue con il Museo della Ceramica, dove potrete scoprire la bellezza della ceramica umbra attraverso le storie dei maestri Paolo Rubboli e Alfredo Santarelli. La collezione civica di ceramiche proviene da donazioni e acquisizioni pubbliche ed è un progetto che racconta la storia artistica ed economica del territorio, evidenziando i successi delle manifatture ceramiche gualdesi nel corso dei secoli. Con le varie sezioni del Museo della Ceramica presso la Rocca Flea, Casa Cajani e l’Opificio Rubboli, oltre all’esposizione delle opere del Concorso Internazionale della Ceramica, si sta formando un vero sistema museale composto da diversi punti espositivi che mostrano materiali dalla seconda metà del XIX secolo fino agli ultimi decenni del XX.
Un salto indietro nel tempo ci porta tra l’Ottocento e il Novecento, seguendo le tracce dell’emigrazione italiana all’estero. In meno di un secolo, ben 27 milioni di persone sono partite, e tutto questo viene presentato in modo multimediale, utilizzando fonti dell’epoca. Stiamo parlando del Museo Regionale dell’Emigrazione Pietro Conti, che è stato creato per mettere in evidenza il patrimonio storico, culturale e umano legato a questo grande esodo che ha coinvolto l’Italia dalla fine dell’Ottocento. Grazie a proiezioni video emozionanti, i visitatori possono vivere un percorso che ripercorre l’arrivo, il viaggio e la partenza. Ci sono documenti, immagini e storie provenienti da tutte le regioni italiane. È un viaggio collettivo che mette al centro l’emigrante: dagli addii agli incontri con culture diverse, dalla nostalgia alle gioie e ai dolori quotidiani, fino all’integrazione nella nuova realtà e alle sfide affrontate.
Nei suggestivi spazi ottocenteschi del Museo Opificio Rubboli c’è una collezione straordinaria di maioliche a lustro Rubboli che va dal 1878 agli anni ’60 del Novecento. Troverete anche opere significative di altre importanti ceramiche dello stesso periodo. Il percorso museale si snoda attraverso quattro ambienti che riflettono le fasi produttive della manifattura e include la sezione delle “muffole”: antichi forni risalenti al 1884 utilizzati per creare i preziosi lustri oro e rubino grazie a una terza cottura con fumo di ginestra. Non manca poi una sezione contemporanea con lavori a lustro realizzati da designer italiani in occasione della Triennale della Ceramica d’Arte Contemporanea di Gualdo Tadino nel 2009.
Per chi ama la storia più remota, c’è il Museo archeologico antichi Umbri. Qui si trovano oltre 1500 reperti archeologici che coprono un arco temporale dal XIII secolo a.C. fino al III secolo a.C., permettendo così di ricostruire le dinamiche socioculturali delle popolazioni del Centro Italia. Dalla preistoria al Medioevo, fino alla scoperta della civiltà affascinante degli antichi umbri, i visitatori possono esplorare la vita quotidiana, l’economia e gli scambi culturali di queste antiche comunità.
Nella piazza principale del centro storico di Gualdo Tadino, è impossibile non notare la Chiesa Monumentale di San Francesco. È davvero un gioiello dell’arte devozionale legata all’ordine francescano! La facciata, con il suo tetto a capanna e il grande portale gotico decorato con capitelli, è già uno spettacolo. Entrando, ti colpisce subito l’unica ampia navata che ricorda tanto la Basilica di San Francesco ad Assisi. E dentro? È un tripudio di decorazioni e affreschi incredibili! Tra le opere più notevoli ci sono sicuramente quelle del pittore-notaio rinascimentale Matteo da Gualdo, che ha lasciato un segno profondo nella scuola umbra. Non puoi perderti la pala d’altare in ceramica policroma, uno dei manufatti più importanti del XVI secolo.
Per chiudere in bellezza il tuo giro, c’è un museo davvero unico: Il Museo del Somaro. Un vero tributo a questo animale straordinario che meriterebbe tutta la nostra attenzione e cura per le sue tante qualità. Il modo in cui è allestito sembra una grande metafora della vita stessa; è come un affresco creato da molte mani, dove possiamo fermarci a riflettere sulle contraddizioni della nostra esistenza. Spesso i valori reali vengono messi da parte e umiliati, proprio come accade all’asino. Ideato dall’Arch. Nello Teodori, dal 1999 ha sede pubblica nel palazzo medievale di proprietà del Comune di Gualdo Tadino dove sono presenti oltre cento opere di artisti visivi, ma anche contributi provenienti dal mondo dello spettacolo, della letteratura, della critica, della scienza, della politica. Ho chiesto all’Assessore alla Cultura Gabriele Bazzucchi di condividere gli ultimi aggiornamenti sulle attività culturali della città.
Assessore Bazzucchi con la stagione natalizia si è chiuso anche l’anno giubilare di Gualdo Tadino. Com’è andata con le attività turistiche e culturali?
È stato un grande successo per i festeggiamenti del santo patrono, Beato Angelo da Casale! C’è stata una partecipazione incredibile alle tantissime iniziative introdotte dal Comitato per il settimo centenario della morte, in collaborazione con il Comune di Gualdo Tadino e molte associazioni locali. È stato un mix perfetto tra religione e intrattenimento popolare: celebrazioni eucaristiche, momenti di raccoglimento e preghiera comunitaria, ma anche mostre tematiche, passeggiate celebrative ed eventi musicali, come un bel musical e una rappresentazione teatrale sulla vita del patrono. E non dimentichiamo le visite guidate delle chiese, le raccolte di beneficenza, le cene di solidarietà e tantissime altre iniziative che ci aspettano nel 2024! Dalla parte storica della città fino alle periferie, abbiamo visto una comunità davvero unita nel ricordare e celebrare i valori di umiltà, generosità e resilienza del nostro santo. E non sono mancati nemmeno i turisti che sono venuti a Gualdo per partecipare a queste celebrazioni!
Il Polo Museale di Gualdo è davvero uno dei luoghi culturali più interessanti della zona! Con l’arrivo della stagione turistica, le chiedo: cosa si può fare per attrarre i visitatori a Gualdo Tadino?
Invito tutti, sia i gualdesi che chi ama la storia, le tradizioni e l’arte da altre città, a venire a scoprire il Polo Museale di Gualdo Tadino. Qui troverete ben sette strutture museali: il Museo Civico Rocca Flea, il Museo Opificio Rubboli, il Museo Archeologico Antichi Umbri, il Museo della Ceramica, il Museo del Somaro, il Museo Regionale dell’Emigrazione Pietro Conti e la Chiesa Monumentale di San Francesco. Questi luoghi offrono un patrimonio artistico e culturale incredibile! Inoltre, ci sono tante proposte formative come laboratori, lezioni monografiche e percorsi storici e naturalistici con visite guidate. Tutto questo crea occasioni fantastiche per imparare in modo dinamico e interculturale mentre si scoprono i tesori della città: dalla ceramica a lustro oro e rubino alle storie dell’emigrazione italiana, passando per la civiltà degli antichi umbri fino all’arte contemporanea!
Può darci qualche anticipazione sulle iniziative culturali in programma nei prossimi mesi?
Beh, nei prossimi mesi avremo un sacco di cose interessanti! Le stagioni teatrali continueranno grazie al supporto dell’amministrazione comunale, il Teatro Stabile dell’Umbria e l’associazione “Educare alla Vita Buona” si daranno da fare al teatro Don Bosco. Ci saranno anche mostre ed esposizioni temporanee nei musei della città. Inoltre, con il patto educativo di comunità che abbiamo firmato con le scuole e le associazioni locali, ci sarà una nuova edizione del festival dell’educazione in primavera. Dal 1 febbraio ha riaperto la Biblioteca Comunale Ruggero Guerrieri, nuovo centro culturale della città. E non è finita qui: durante l’estate avremo spettacoli teatrali alla Rocca Flea, il consueto appuntamento a Valsorda con il festival regionale “Suoni Controvento”, serate dedicate alla musica e performance di danza classica e moderna nelle tre piazze principali della città. Non mancheranno nemmeno serate d’intrattenimento e beneficenza nel centro storico, oltre a tanti altri eventi per valorizzare al meglio il nostro ricco patrimonio sociale, associativo e culturale!
Gualdo Tadino Tour: one ticket, many museums!
Discover the cultural richness of Gualdo Tadino with a single ticket that will open the doors of seven unique museums: Rocca Flea – Museum of Ceramics – Pietro Conti Regional Museum of Emigration – Opificio Rubboli Museum – Ancient Umbrian Archaeological Museum – Monumental Church of San Francesco – Donkey Museum. With just one ticket, you can visit all these museums and immerse yourself in the history, art, and culture of Gualdo Tadino.
For more information visit the website: www.polomusealegualdotadino.it