A Cura della Redazione

 

Primi anni Quaranta del Novecento. Il complesso del ‘Dopolavoro La foce’ veniva inaugurato allora, grazie alla visione pionieristica e lungimirante dei marchesi Origo, per rispondere all’esigenza di un posto in campagna destinato alle attività sociali. Quasi un secolo dopo, è stato rilevato da Giacomo e Maria Giulia Vannuccini, con la collaborazione di uno staff di altissimo livello. Grazie al know-how, proveniente dall’esperienza familiare alla Boutique Tricot, oggi il Dopolavoro La Foce è diventato un progetto multiforme. Oltre alla ristorazione, è possibile sperimentare esperienze quali cooking class, picnic, wine tasting, chef in villa, degustazioni, concerti, e serate a tema. In uno dei luoghi più belli della Toscana. Ne parliamo con Giacomo.

 

 

Il ristorante

 

«Si trova in una posizione invidiabile – racconta con orgoglio il titolare -, diviso in sala interna e dehors esterno, quest’ultimo circondato da rose, gelsomini, piante ornamentali e alberi da frutto». Il menu del Dopolavoro: «possiamo definirlo toscano-valdorciano, contempla la carne, diversi tipi di pasta – fatta in casa -, come pici, tagliatelle e gnocchi accompagnati da sughi come Aglione e Ragù, oltre ai dolci della tradizione. Un ruolo fondamentale è dato dalle carni provenienti da tutto il mondo (Olanda, Danimarca, Spagna, Polonia, Argentina, Inghilterra…), oltre, ovviamente, alla Chianina. Da sottolineare il metodo dry aged (stagionatura a secco) per la frollatura, estrema garanzia di gusto e qualità». Non mancano i piatti strettamente territoriali: «trippa allo zafferano, fritto di coniglio e pollo, panzanella rivisitata; manteniamo la tradizione, strizzando l’occhio a un nuovo concetto di cucina. L’idea è far vivere a tutti un’esperienza autoctona».

 

 

Dopolavoro La Foce e territorio, un rapporto inscindibile

 

«L’obiettivo – sottolinea Giacomo – è quello di conferire all’esperienza una decisa impronta “locale”. A quanto detto, si aggiungono degustazioni di vini, oli, formaggi, attraverso molteplici collaborazioni con le aziende locali. Si tratta di un luogo legato alla storia, dov’è passato il fronte; in Val d’Orcia non esiste un ristorante con radici più profonde».

 

Il ruolo «sociale» del Dopolavoro La Foce

 

«Con noi – riprende Giacomo – il locale è tornato a una sostanza sociale, le proposte esprimono al meglio la territorialità e il sapore. Lo scorso Natale abbiamo organizzato un concerto con la Corale di Chianciano Terme, oltre alla giornata di Babbo Natale, riprendendo un’antica usanza della Foce. Da poco abbiamo riportato in auge l’antica bocciofila, dove, nel 1940, come si vede da una foto d’epoca, giocavano durante l’inaugurazione».

 

 

Picnic nei luoghi iconici della Val d’Orcia

 

«Sono mirati a un pubblico trasversale, con Margherita, che si occupa di relazioni, abbiamo studiato una formula che strizza l’occhio al green, quindi forchette e bicchieri in materiale riciclato. Tramite il sito, si ordina concordando giorno e orario, e quando il cliente arriva trova la confezione pronta in un cesto, con un foglio di spiegazioni e una mail con 4 posti iconici dove apparecchiare, raggiungibili a piedi, in bici o in macchina: laghetto della Marchesa, Poggio al Vento, Crocette e Lucciola Bella. Le reazioni sono super positive, trattandosi di un’esperienza unica in posti che altrimenti non avrebbero mai visitato, con il cibo prodotto dal ristorante, salumi e formaggi, pappa al pomodoro, farro, frutta, acqua e vino».

 

Vini e distillati

 

La cantina del Dopolavoro La Foce contempla oltre 460 etichette di vini provenienti da tutta la Toscana e tutto il mondo, dalle etichette iconiche alle piccole realtà locali: vini per divertirsi. Oltre al Little, un ottimo rosso che abbiamo solo noi. Da sottolineare la presenza dei distillati, dall’amaro al gin, dalla vodka al vermut, oltre e un cocktail del Dopolavoro.

 

Estate al Dopolavoro

 

«Abbiamo in programma diverse serate di musica, grazie anche al bar esterno. Poi le cooking class di piatti tradizionali della Val d’Orcia con gli chef del Dopolavoro, e la pizza class, con forno a legna napoletano, una pietanza riconosciuta nel mondo quale simbolo di italianità».

 

Info: Ristorante Dopolavoro La Foce, Strada della Vittoria 90, Pienza (Si) / Tel. 0578 754025 / info@dopolavorolafoce.it / www.dopolavorolafoce.it