Quest’anno Expo Chianti Classico è in programma dal 5 al 8 Settembre 2024 (sempre la seconda domenica di settembre) con un cartellone ricco di eventi paralleli alle degustazioni di piazza per rendere l’evento sempre più fruibile da tutte le fasce di età: Musica, spettacoli, mostre d’arte, concerti e tanto altro.
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Il Palio di Valfabbrica, dal 22 agosto al 1° settembre.
“C’era una volta… un centro di origine medievale lungo l’antica via che collegava Assisi a Gubbio, “In Vallis Fabricae” o meglio conosciuto come Valfabbrica. Qui in passato vi era l’antichissima Festa del Santissimo Crocifisso dedicata ai giochi storici medievali. Dal 1974 viene conosciuta come la Festa d’Autunno o Palio di Valfabbrica – Giostra d’Italia dove la rievocazione storica viene realizzata con cura minuziosa, articolata di fatti, accadimenti e vicende avvenute nel periodo medievale che ha dato proprio i natali al territorio di Valfabbrica”.
È chiaro che l’attrattiva del momento in Umbria sia il ponte tibetano di Sellano, una trovata geniale resa possibile grazie alla lungimiranza e alla determinazione della giunta comunale; in questo numero di Valley Life vi racconteremo di questo gioiello forgiato dalle acque e incastonato tra rocce, boschi e fiumi cristallini: Sellano, con i suoi borghi di pietra (che viene dalle cave del posto) abbarbicati sui monti dell’Appennino umbro.
read more >Dio, la natura, il fato, ci hanno fornito il senso del gusto affinché potessimo mantenere il nostro corpo e le nostre funzioni cerebrali. Mangiare è certamente un piacere fondamentale ma ricordate, è bene che il cibo sia tutti giorni ‘meritato’, non fosse altro per un senso di giustizia universale per cui ‘dare ci permette di ricevere’ – ed ogni impegno reca una ricompensa. Questo principio porta le nostre vite su un piano superiore, dove è la nostra volontà, dove è lo spirito a governare le nostre azioni – e si promuove una cooperazione comunitaria, oggi si potrebbe dire empatica, con la propria famiglia e contesto clanico (che termine retrogrado!).
read more >Mentre una mattina di inizio giugno passo in rassegna, distrattamente, la messe di mail nel mio portatile, mi imbatto nel messaggio formale ed entusiasta di Chris Romani – che mi invita a visitare ‘Poggio Paradiso’, struttura ricettiva recentemente ristrutturata sui contrafforti collinari che sovrastano Torrita di Siena, lungo la direttrice che conduce a Pienza e in Valdorcia: “Vieni da noi, vorrei che vedessi e toccassi con mano la cura e l’amore che abbiamo messo nel nostro progetto, al quale ci siamo completamente dedicati”.
read more >Lungi dal voler essere una pedante lezioncina di storia, questa digressione sulle tre repubbliche fiorentine che si succedettero dal 1494 (anno della cacciata dei Medici che pavidi, conniventi e si vociferò in combutta con i franzesi di Carlo VIII, furono rovesciati da moti spontanei cittadini) intende riportare alla luce quello spirito volontario, popolare e democratico che prese campo dopo decenni di dominazione medicea, acceso dalle veementi predicazioni di Frate Girolamo Savonarola.
read more >Era uso per la vigilia di San Giovanni fare festa ed accendere dei falò di fascine o scope in città, nelle piazze e nel contado e sulle colline attorno la città per festeggiare il solstizio d’estate. Erano i ‘fochi di allegrezza’ che richiamando le origini pagane attribuivano alla luce sacralità. Di quell’antico retaggio pagano, Firenze ha conservato la tradizione dei fochi, organizzati ai nostri giorni dalla Società di San Giovanni Battista con il contributo della Fondazione CR Firenze e la collaborazione del Comune di Firenze.
read more >Ebbene, gli indiani sono stati sterminati per far posto agli insediamenti, ai commerci, infine alle speculazioni di questi nuovi dominatori. Una cultura che si è spenta nel fuoco demoniaco della modernità, in specie travolta dai demoni infervorati delle confessioni protestanti che predicavano un bene a prescindere, individualista nel segreto della coscienza, disgiunto dall’elemento comunitario.
read more >L’esposizione di Palazzo della Penna sceglie di proporre ai visitatori una lettura inedita della vicenda peruginesca, incentrando la riflessione sul tema della “bottega dell’artista”, che si inizia a delineare in epoca medievale, in particolare con l’affermarsi dell’arte di Giotto, per poi consolidarsi, nelle sue più tipiche caratteristiche, durante il periodo del Rinascimento anche grazie a Perugino, le cui doti imprenditoriali sono note non meno delle abilità artistiche.
read more >Il “Vivaio Fiori nel Chianti” si estende oggi su due diversi aree: il vivaio di produzione è nel Comune di Impruneta, mentre quello di esposizione e vendita si trova nel Comune di Greve in Chianti, nei pressi di Strada. Oggi, l’impresa opera in tutto il territorio toscano anche se, proprio nel Chianti, ha gettato radici profonde con creazioni di assoluto rilievo e committenza internazionale.
read more >La ‘lotta di genere’ è oggi la nuova ‘lotta di classe’. E i suoi promotori hanno una simile estrazione culturale: dall’egualitarismo comunista al livellamento post-capitalista il passo è breve. I generi maschile e femminile – ormai de-generati, depotenziati, indefiniti – si disgregano e smarriscono in indifferenziate ‘unità di consumo’, senza vita reale, emotivamente vuote, ad uso del mercato e dei suoi demiurghi.
read more >Oggi siamo orientati verso la selezione di mercati e operatori prevalentemente esteri, volendo consolidare i rapporti già intrapresi a livello internazionale. Usando una metafora vitivinicola, l’ultimo decennio ci ha fatto davvero ‘maturare’ grazie alla creazione della ‘Collezione Privata’ che ha alzato decisamente il target di riferimento con vini di grande profilo, trascinando con sé anche la linea ‘Classica’.
read more >C’è un filo sottile, come quello cucito e preordinato dalla Parche, ad unire l’assoluta bellezza del paesaggio fisico e lo spirito dell’atleta che proporzioni e dimensioni non possiede: invisibile, non composto di parti ma di pensieri infiniti e volontà non circoscritta, l’animo tutto tende al superamento di sé stesso.
read more >Chissà se poi tutto questo incanto del vivere si fermerà al sognante, esclusivo aperitivo. Oppure seguirà dell’altro: forse una cena in famiglia e un certo senso circolare delle cose. Poi un sonno riparatore nelle cavità perdute di un animo appiattito, un azzeramento riparatore che concederà, mirabilmente, seconde possibilità.
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